Alla Ricerca della Rivolta: la macchina mitologica del Sessantotto – Beniamino Della Gala

Lo studio della letteratura come navigazione incerta.
Stringo forte tra le mani il cappello afghano che mi ha regalato un vecchio amico. Davanti a un’aula magna piena di altri dottorandi della mia Università racconto di quando – in treno o per strada – ogni volta che incrocio dei migranti afghani o pakistani questi mi fermano, chiedono la ragione di quel cappello posato sul mio capo e mi sorridono. Mi sorridono perché vedono su di me, così lontano da loro, qualcosa che a loro è così vicino. Concludo: «Ecco, fare ricerca per me significa questo: portarsi appresso ciò che più sentiamo come nostro, ma che ci permetta di entrare in contatto con le persone più diverse da noi». In quel momento, messo alla prova da un corso di public speaking…
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