“Sedotti da un’altra strada, deviano, si perdono, e producono” – Nicola di Croce

Per un elogio anti-metodico dell’ascolto.
Abbandonare i tracciati consueti, le linee di pensiero che normalmente seguo senza interrogarne la validità, rappresenta una sfida che sollecita le strategie di produzione di conoscenza, il mio stesso situarmi e partecipare dell’azione collettiva, dunque la possibilità di intervenire progettualmente in essa. L’ascolto ha buone probabilità di aiutarmi in tale percorso.
In questo articolo intreccerò una serie di riflessioni che partono dall’idea di creazione come divergenza per rilanciare il ruolo che l’ascolto critico dell’ambiente sonoro può svolgere nel reinquadrare il mio – il nostro –universo di senso.
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